La campagna primaverile della MAIKI (giugno 2018) ha avuto lo scopo di riavviare la ricognizione del sito di Paikuli e dell’area circostante temporaneamente sospesa a causa delle contingenze politiche che hanno afflitto il paese negli ultimi anni. Condotte in collaborazione con lo Slemani Antiquities Directorate (KRG), le attività hanno avviato un’innovativa e completa documentazione dei blocchi in pietra che rivestivano la cortina esterna della struttura edificata dal sovrano sasanide Narseh (293–302/3 d.C.). Nel corso della campagna sono stati identificati, documentati e posizionati 221 blocchi o frammenti i cui dati confluiranno nel GIS e nel database relazionale MAIKI. Tra i ritrovamenti più significativi risultano diversi blocchi o frammenti iscritti dell’iscrizione bilingue (mediopersiano e partico) che in origine ornava due delle pareti del monumento celebrando l’ascesa al trono di Narseh al termine di una contesa dinastica. Parimenti interessanti per la comprensione delle caratteristiche architettoniche del monumento stesso sono i dati relativi ai diversi blocchi modanati che ne contraddistinguevano forma e struttura. Al fine di garantirne la salvaguardia, il materiale iscritto e alcuni blocchi modanati sono stati consegnati allo Slemani Museum. Si prevede inoltre una nuova campagna nel dicembre 2018 dedicata alla continuazione delle attività di documentazione del sito di Paikuli e delle aree a esso limitrofe.