16 Apr Notice 16th April 2024
Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente
Corso Vittorio Emanuele II 244, 00186 Roma
www.ismeo.eu ismeo@ismeo.eu
ISMEO partecipa con profondo dolore la scomparsa di Frederick Mario Fales, Socio ordinario di ISMEO, con cui aveva pubblicato il fortunato volume La medicina assiro-babilonese (Roma 2018).
Nato a Baltimora (Stati Uniti) nel 1946, si è laureato alla Sapienza, alla fine degli anni Sessanta, con Mario Liverani e Sabatino Moscati, recandosi per le successive specializzazioni presso l’Università di Heidelberg. Ha insegnato assiriologia e storia del Vicino Oriente antico presso le università di Venezia, Padova e Verona, e infine Udine, dove è stato tra i fondatori di una scuola archeologica di livello internazionale; ma si è occupato fin dalle prime fasi della sua carriera di aramaico e del suo ruolo nell’area mesopotamica del primo millennio AEC, introducendo tra i primi in questi studi un approccio sociolinguistico e linguistico-contrastivo. Ha diretto numerose missioni archeologiche in Italia e all’estero, soprattutto in Iraq, Siria, Tunisia e Turchia. Ha partecipato al comitato editoriale di due grandi progetti internazionali, con base a Berlino ed Helsinki, entrambi concernenti testualità neoassira.
Ha fondato (presso la casa editrice Sargon di Padova) una rivista internazionale di studi neo-assiri, “Il Bollettino degli Archivi di Stato Assiri”, e una collana monografica sulla Storia dell’Antico Vicino Oriente. I suoi lavori pubblicati includono 160 articoli su riviste accademiche, numerosi contributi a volumi miscellanei e 13 monografie. Tra gli studi di maggior successo, anche presso l’editoria di alta divulgazione, “L’impero assiro. Storia e amministrazione, IX-VII sec. a.C.” (Roma-Bari 2001); “Saccheggio in Mesopotamia” (Udine 2004, 2004-6); “Guerre et paix en Assyrie: Religion et impérialisme” (Parigi 2010); “L’aramaico antico: storia, grammatica, testi commentati” (con G.F. Grassi, Udine 2016).
Gli amici di ISMEO, che si stringono in un abbraccio affettuoso alla moglie Marina e alla figlia Ludovica, non dimenticheranno il suo grande e originale contributo all’assiriologia europea e agli studi orientalistici in Europa e nel mondo.