Un manoscritto tibetano sulla cura dei cavalli
Il Fondo Tucci Tibetano contiene circa 2600 volumi – manoscritti e xilografie – raccolti da Giuseppe Tucci (1894-1984) durante le sue spedizioni scientifiche nel Tibet Occidentale (1933, 1935) e Centrale (1937, 1948). Le spedizioni avevano lo scopo di studiare e documentare ogni aspetto della civiltà tibetana e di raccogliere opere che potessero rappresentarne la cultura. Alcuni di questi libri furono acquistati da Tucci, altri li ebbe in dono – come per esempio la collezione dei Centomila tantra degli Antichi (rNying ma rgyud ‘bum) donatagli dal XIV Dalai Lama –, altri ancora li fece copiare dagli scribi locali.
Tra gli scaffali del Fondo si trova un manoscritto miniato di ippiatria (vol. 1277), la branca della veterinaria che si occupa delle malattie dei cavalli. Si tratta di un manoscritto in corsivo di piccole dimensioni (cm 9,50×25 [cm 6×21,50]), composto di 24 fogli, di cui 14 illustrati con immagini sulla cura dei cavalli, con relative didascalie esplicative. È una collezione eterogenea di brevi testi assemblati in un volume singolo in un formato chiamato ‘libro cucito’, simile ad un libro occidentale, ma che presenta la cucitura sul margine superiore. I fogli sono di formato oblungo, una caratteristica ereditata dai manoscritti sanscriti su foglie di palma, ma che i tibetani hanno conservato nel corso dei secoli nonostante abbiano da sempre utilizzato la carta come supporto scrittorio.
Il manoscritto riguarda i cavalli in generale, ma descrive in particolare i gyi ling, una categoria di cavalli dotati di qualità straordinarie (velocità, forza, ecc.). Secondo una leggenda buddhista, il gyi ling era originariamente un cavallo alato al quale furono tagliate le ali per mezzo di una maledizione lanciata da un uomo infuriato per le sue malefatte, maledizione che lo rese un animale che gli uomini potevano cavalcare. In seguito, l’uomo si pentì di ciò che aveva fatto e, provando compassione per l’animale, fornì i mezzi per diagnosticare e trattare le malattie del cavallo.
Questo manoscritto è stato oggetto di un articolo da parte di Yancen e Hildegard Diemberger intitolato “The Social Life of Excellent Horses (gyi ling): a Textual and Ethnographic Exploration” (Revue d’Etudes Tibétaines, 49, May 2019, pp. 233-257), ed è attualmente oggetto di studio della tesi di dottorato in antrozoologia di Yancen Diemberger (Università di Exeter, Regno Unito).